Archivi Blog

Le fotografie più inquietanti del web (vol.3) – Video

Eccomi tornato con un nuovo video in cui parlo di fotografie inquietanti.
Questa classifica chiude la trilogia delle fotografie più inquietanti del web. fotografie terribili e spaventose, dove la morte la fa da padrona e la terribile realtà delle situazioni rappresentate è il filo conduttore. Omicidi, torture, fatalità e crudeltà umana nella sua massima forma. Questo vi attende in questa nuova spaventosa classifica.

 

Se il video ti è piaciuto ricordati di iscriverti al mio CANALE YOUTUBE.

Le fotografie più inquietanti del web (vol.3)

La fotografia è uno dei mezzi più potenti per trasmettere informazioni, conoscenza e spesso inquietudine e spavento. Oggi vi parlerò di nuove fotografie inquietanti. Immagini spaventose tristi e disturbanti, dove la morte la fa da padrona, e la terribile realtà delle situazioni immortalate è il filo conduttore. Omicidi, torture, fatalità e crudeltà umana nella sua massima forma.
Questo vi attende in questa nuova classifica.

Old-creepy-photo-4

 

LA CAMERA

z

All’ interno di questa camera si è consumata una delle tragedie più tristi e terribili dell’umanità. Il dolore, l’angoscia e lo spavento di coloro che sono entrati in questa stanza è molto evidente, la fotografia stessa sembra trasudare queste terribili emozioni.

Centinaia e centinaia di persone sono entrate qui dentro, senza mai uscirne. Sul muro sono evidenti i segni provocati dalle unghie di coloro che sono stati qui.

pIHpXwr

Graffi, causati dal terrore che si prova quando si diviene consapevoli che la propria morte è vicina ed inevitabile. Immaginate la confusione, le urla ed i pianti che questo stanzone ha visto quando
era operativo come camera a gas, ad Aushwiz

 

LA VALANGA UMANA DI HILLSBOROUGH

hilldgdborough-stadium-disater-2

In questa fotografia possiamo vedere l’incidente conosciuto come la Valanga umana di Hillsborough.

1989, Sheffield.

Si gioca la partita per la semifinale della coppa d’ Inghilterra. A causa delle tensioni provocate dai tifosi fuori dallo stadio, rimasti senza biglietto, la polizia decide di aprirne le porte, nella speranza di scongiurare dei possibili disordini.

La massa di tifosi che è entrata nello stadio, già stipato di persone, ha causato un’urto violentissimo, che ha travolto i presenti. La gente, nel tentativo di fuggire si è diretta giù per le gradinate, verso il campo, dove una rete metallica ha fatto da barriera, schiacciandoli.

1347564537250.cached

Un centinaio di morti accertati. Tutti ragazzi, giovanissimi.

Molti sono bambini.

Centinaia di feriti. Migliaia di persone travolte, calpestate, spinte, stritolate sotto il peso di una folla presa dal panico.

 

BRUCIATI VIVI

maxresdefault

comb7

5549194_f520

Queste sono una serie di fotografie scattate a persone carbonizzate. Istintivamente, vedendo queste immagini ci viene da pensare ad un’efferato delitto. In realtà la situazione è ben più misteriosa e spaventosa.

Si tratta di vittime di combustione umana spontanea. Un fenomeno per cui il corpo umano si incendia dall’interno,
carbonizzando la malcapitata vittima.

Un fenomeno triste, ma perchè ho usato il termine misterioso?

L’ho usato perchè la scienza non ha ancora trovato una spiegazione definitiva al fenomeno. Si parla di incendio causato dall’accumulo di grassi corporei ed innescato da una fonte esterna, come una pipa o una sigaretta,
oppure si parla di accumulo di acetilene all’interno del corpo.

Sono teorie plausibili, ma non condivise da tutti. Sostanzialmente la causa della combustione spontanea rimane un mistero, rendendoci tutti delle possibili vittime di questo orribile avvenimento.

 

LA VITTIMA DI ROBERT

BobPoliceMugStraightOn

Robert Berdella era un Serial Killer che operò in america, a Kansas City tra il 1965 ed il 1988. Sequestrava, torturava, stuprava ed uccideva giovani ragazzi.
La sua storia è comune a quella di molti altri serial killer. Robert veniva da un passato fatto di abusi, violenza, uso di sostanze stupefacenti e torture ai danni di animali. Le sue vittime predilette erano giovani ragazzi che si prostituivano per vivere.

Usava condurli a casa sua, dove li drogava e li imprigionava. Qui abusava ripetutamente di loro, fino ad ucciderli. In particolare il suo primo omicidio è divenuto molto famoso. Robert infatti documentò accuratamente ciò che fece, annotando tutti i particolari del delitto in un diario e, cosa ancora più inquietante, scattando molte fotografie per immortalare l’accaduto.

berdella04

 

berdella03

 

Immagine

 

Jerry Howell, la giovane vittima di Robert, viene condotto in casa sua, drogato con dei sedativi per cavalli e legato ad un letto.

Nelle ore successive viene stuprato ripetutamente.

Il giovane Howell muore per asfissia dopo un giorno di questo trattamento.

Berdella sa già cosa fare per disfarsi del cadavere.

Robert lo porta in cantina e lo appende a testa in giù: ne incide poi le carni in profondità, tranciando vene e arterie, e dissanguandolo.

Successivamente lo farà a pezzi, “imbustando” tranci del corpo all’ interno di normali sacchi della spazzatura.
Sacchi che i netturbini provvederanno a raccogliere e a gettare in discarica, all’oscuro di tutto.
La serie di omicidi continuò fino al 1988, anno in cui Berdella viene arrestato. L’8 ottobre 1992 muore in prigione a 43 anni a causa di un arresto cardiaco.

 

JAMES BULGER

CCTV of James Bulger

Questa fotografia ci mostra un ragazzino che tiene per mano un bambino più piccolo di lui all’interno di un centro commerciale.

Perchè questa foto, apparentemente innocente, è invece così terribile?

Perchè la storia di quest’immagine è quanto di più sadico ed agghiacciante si possa immaginare.

Jon Venables e Robert Thompson erano due ragazzini di 10 anni che si trovavano all’interno di un centro commerciale inglese nell’inverno del 1993.

article_9ce6937a2bee1cb6_1366989611_9j-4aaqsk

Non si sa cosa sia scatto nella mente dei due ragazzini. Non si sa cosa li condusse a prendere la decisione di rapire un bambino in quella fredda giornata invernale.

Dopo alcuni tentativi falliti i due riuscirono a portare via James Bulger (3 anni) alla sua mamma.

Robert Thompson and Jon Venables, the two boys jailed in 1993 for beating to death of two-year-old toddler James Bulger (pictured)

Una telecamera di sorveglianza li immortalò nell’atto del rapimento.

L’intento dei due piccoli rapitori? Utilizzare James per provocare un’incidente stradale, oppure torturarlo ed ucciderlo per divertimento.

La vicenda è molto conosciuta in tutti i suoi dettagli. Questo perchè il trio si aggirò per le strade della cittadina di Bootle percorrendo diversi chilometri, e venendo visti da molte persone, che non intervenirono.

In fondo quali sospetti potrebbero destare due ragazzini di 10 anni?
Dopo un’intera giornata passata a trascinare in giro il piccolo James, i due ragazzini decisero che era ora di farla finita. Il piccolo piangeva disperato e avrebbero potuto rischiare di venire scoperti.

Condussero James nei pressi della ferrovia della città. Uno dei due tirò della vernice blu, acquistata in mattinata, in faccia al piccolo James.
I due ragazzi lo colpirono con dei sassi e con una sbarra d’acciaio da 10 chili. Lo presero a calci, e ne abusarono sessualmente.
Depositarono James, ancora vivo, sui binari ferroviari, coprendo la sua testa con dei sassi, nella speranza che un treno lo investisse e la sua morte sembrasse accidentale.

Dopo che gli assassini ebbero abbandonato il luogo del delitto, il corpo del piccolo fu tranciato in due da un treno.

I due ragazzi vennero arrestati e rinchiusi in un carcere minorile, fino al 2001, anno in cui furono scarcerati.
Una vicenda orribile causata da una violenza sadica ed immotivata partorita dalla mente di due bambini di 10 anni.

 

 

Se questo articolo ti è piaciuto ricordati di fare un salto sul mio CANALE YOUTUBE.

Le fotografie più inquietanti del web (vol.2)

Poco tempo fa feci una classifica sulle 10 fotografie più inquietanti del web. Dissi che avrei mostrato delle foto inquietanti non tanto per l’immagine rappresentata, quanto per la storia che si celava dietro di esse. Beh..sappiate che le foto di questo tipo presenti in rete non si limitano alle dieci che vi mostrai in quel video.

Ecco perchè oggi vi propongo un nuova classifica sulle fotografie più inquietanti del web. Questa volta sono 6…questa volta è inquietante anche la fotografia in se. Preparatevi ad immergervi nel terrore a cui solamente la natura o l’uomo possono dare vita.

foto spaventose

 
6 – La vecchia

Questa prima immagine fa eccezione. Infatti non ho prove certe della sua autenticità, anche se la storia ad essa associata è ritenuta reale dai più.

Una donna divorziata viveva sola con suo figlio in una piccola casa di periferia. Dopo una lunga giornata di lavoro la donna si stava rilassando davanti alla TV. Il suo bambino le chiese di poter giocare col cellulare che da poco la donna aveva comprato. Naturalmente ella acconsentì, a patto che il bambino non facesse chiamate o mandasse messaggi.
Giunta la mezzanotte la donna andò in camera del figlio per recuperare il cellulare ed andare a dormire.

Ma il bambino non c’era.

Dopo di chè si diresse in camera sua. Il figlio era li, addormentato sul letto della madre.
E da qui iniziarono le cose strane. Il cellulare era accuratamente posizionato sul cuscino. La donna lo prese ed iniziò ad eliminare le foto che il figlio aveva fatto per giocare. Le ultime due foto della galleria terrorizzarono la donna, tanto da spingerla a chiamare la polizia.

Nella penultima foto si poteva vedere suo figlio che dormiva.

Chi aveveva scattato quella foto?

La risposta a questa domanda era nella foto successiva.

Immagine

Un volto distorto, di una donna probabilmente anziana, coricata di fianco al bambino. Il caso è tutt’oggi irrisolto, ma ripeto, non sono certo della veridicità di questa foto. Al contrario delle prossime.

 

5 – Regina Kay Walters

La prossima è una delle fotografie più inquietanti e famose del web.

3A picture of 14-year-old Regina Kay Walters  taken by serial killer Robert Ben Rhoades

Apparentemente sembrerebbe un’adolescente che non vuole farsi scattare una fotografia, ma in realtà l’immagine documenta gli ultimi minuti di vita di una quattordicenne…Regina Kay Walters.
Il serial killer Robert Ben Rhoades, un camionista che rapiva ed uccideva ragazzini minorenni, è ritenuto uno dei killer più sadici della storia moderna.

rhoades000

L’uomo usava portare sempre con se una valigetta contenente strumenti di tortura ed amava scattare fotografie alle sue vittime pochi minuti prima di ucciderle. L’uomo, in un interrogatorio, confessò che scattava le sue fotografie subito dopo aver detto alla vittima che sarebbe morta entro pochi secondi. Subito dopo averle detto che non aveva più scampo.

Il cadavere della ragazza fu ritrovato poco dopo nello stesso luogo dove fu scattata la foto.

 

4 – Omayra Sanchez

Questa foto ha fatto il giro del mondo.

4Omayra Sanchez before dying due to being pined down by house debris caused by a volcano disruption

Il 13 novembre 1985 il vulcano Nevado del Ruiz, in Colombia, eruttò, provocando una serie di smottamenti e la distruzione di numerosi villaggi e città, con la conseguente morte di circa 25 mila persone.

Intrappolata per tre giorni nel fango, tra i detriti della propria casa…tra i corpi dei suoi famigliari ed amici morti, Omayra attirò l’attenzione di tutti i mass media. Purtroppo però, non si potè fare nulla per liberarla. La bambina morì per ipotermia dopo tre giorni di agonia in acqua. Questa immagine è la sua fotografia più triste e famosa. Ormai la giovane stava esaurendo le sue forze…stremata dalla fatica e dal dolore. Un monito al governo Colombiano, che non seppe agire in tempo per evitare la catastrofe.

 
2 – Il neonato della chiavetta

Con il successo dei Giapponesi nel mercato automobilistico, Detroit, la città dei motori, subì un duro colpo. A causa del danno economico molte zone della città vennero abbandonate al degrado.

detroit

Le moltissime fabbriche ed edifici abbandonati richiamarono molte persone dedite ad un particolare tipo di hobby, chiamato esplorazione urbana. E’ normale, praticando questa attività, trovare oggetti come siringhe o peggio. Ma un’esploratore urbano, durante un sopralluogo, trovò un’oggetto inusuale per un palazzo abbandonato.

Una chiavetta USB.

Inserendola sul suo computer si rese conto che l’unico file al suo interno era un’immagine jpg. Nessuna delle sue precedenti esplorazioni avrebbe potuto prepararlo a ciò che vide.

Nell’immagine c’era un neonato apparentemente morto.

neonato morto

Tutto il suo corpo sembrava essere ricoperto da gravi ustioni. E, particolare ancora più inquietante, in alto a sinistra si può vedere una bottiglia che pare contenere un qualche strano farmaco o sostanza corrosiva.

Sò che la storia di questa immagine è molto simile al classico svolgimento di una creepypasta, e ciò farebbe pensare che il tutto sia falso. Ma vi sfido…guardate gli occhi di quel neonato.

 

1 –  La setta
Tutti noi sappiamo che le sette esistono…e che possono dare vita a delle situazioni terribili. Basti pensare alla setta del pastore Jim Jones ed al famoso suicidio di massa di Jonestown.

Questo avvenimento creò un grande scalpore ed è molto conosciuto.

Ma le sette sono molte…ed alcune sono completamente sconosciute ed agiscono nell’ombra. Molte di esse attuano delle pratiche terribilmente crudeli e sbagliate. Pratiche che potrebbero benissimo essere il soggetto di un film dell’orrore. Una fra tutte….i sacrifici umani.

Questa foto è stata scattata in italia. Possiamo vedere dei membri di una setta, riuniti dopo un sacrificio umano.

setta2

Notate lo stato dei corpi gettati sul terreno. Il sacrificio deve essere stato terribilmente sanguinoso e cruento. Questa fotografia ci dimostra che alle volte la realtà supera, in negativo, la fantasia.

Se questo articolo ti è piaciuto ricordati di dare un’occhiata al mio CANALE YOUTUBE.

 

Le 10 fotografie più inquietanti del web – Video

In questa classifica si parla di fotografie inquietanti, ma non inquietanti per il soggetto rappresentato, bensì per la storia che si cela dietro allo scatto. Alcune delle fotografie che mostro potrebbero essere non adatte ai più sensibili.

Se il video ti è piaciuto ricordati di iscriverti al CANALE YOUTUBE.